Auguriamo a tutti i cittadini oppressi da questo problema, che presto se ne parli in maniera risolutiva, al momento altro non possiamo dire, se non che stiamo lavorando per questo.

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La città italiana bloccata in una debacle fiscale feudale

Di Cristian Angeloni, 4 Giu 21

Eredi di un barone svizzero che ora chiedono pagamenti arretrati dalla gente del posto

 Gli abitanti di San Felice Circeo, una città costiera tra Roma e Napoli, si ribellano contro la famiglia di un aristocratico svizzero dopo aver ricevuto fatture per un totale di migliaia di euro.

I diritti sul prelievo medievale, noto come feudo – che è effettivamente una tassa sulla terra, furono acquistati dal barone svizzero James Aguet nel 1898.

I diritti appartennero prima allo Stato Pontificio e furono poi passati al Regno d’Italia dopo la sua unificazione nel 1860, e poi al barone.

Sei discendenti di Aguet ora intendono riscuotere una tassa annuale sulle proprietà nella città di mare, rivendicando arretrati negli ultimi cinque anni. In alcuni casi, gli abitanti di San Felice Circeo ricevevano fatture comprese tra € 16.000 e € 35.000 ..

Le tariffe si riferiscono a immobili che vanno dai 40 ai 55 metri quadrati.

Le persone hanno iniziato a ricevere lettere dalla famiglia svizzera nell’agosto 2020, il che ha scatenato l’azione della gente del posto che ha deciso di riunirsi e creare un gruppo di attivisti  https://www.livellibaronali.it/ nell’ottobre 2020 per respingere le rivendicazioni feudali.

Disputa

I pagamenti si riferiscono al periodo 2016-2020 e alcuni abitanti sono già stati avvertiti che il prelievo per il 2021 sarà di circa 4.800 euro, secondo il sito web del gruppo di attivisti.

Hanno aggiunto che non c’è nulla che il consiglio locale o i consiglieri possano fare in quanto si tratta di una questione tra “privati”, e il consiglio può intervenire solo su questioni relative a beni pubblici, luoghi ed edifici.

Ma il gruppo sta esortando le persone interessate a non soddisfare le richieste di pagamento in quanto una tale linea d’azione potrebbe creare un precedente legale e vincolarli a pagamenti futuri e a richiedere consulenza legale prima di ogni altra cosa.

Sul loro sito web, tradotto dall’italiano da International Adviser,il gruppo ha dichiarato: “Prima di tutto, è necessario specificare che San Felice Circeo è una città situata nel territorio italiano. Pertanto, si applica la legge italiana e non quella in vigore in Svizzera o in altri paesi.

“Pertanto, in Italia, tutto ciò che è iscritto o annotato nel catasto provinciale non ha alcun valore di prova in un tribunale in quanto non costituisce la prova che il diritto ivi dichiarato esiste.

“In secondo luogo, desideriamo chiarire la presunta nobiltà dello svizzero James Eduard Aguet perché chiunque detenga il titolo di ‘barone’, se lo detiene legittimamente, può solo aggiungerlo, a sua discrezione, per accompagnare la sua firma, ma solo su base puramente onoraria o nobile”.

Hanno aggiunto che il titolo può essere trasmesso a un solo erede e non può essere utilizzato da altri membri della famiglia.

Dettagli

Il gruppo ha anche discusso di alberi genealogici e documenti storici e hanno detto che “non sembra esserci una famiglia nobile identificata a capo della discendenza Aguet”.

Hanno anche guardato un libro scritto dal figlio di James, Luigi Aguet, dove sostengono che disse nel 1951 che “aveva venduto le case del centro città a prezzi molto bassi, privando così la proprietà della caratteristica feudale, ora del tutto anacronistica”.

Il gruppo ( www.livellibaronali.it agisce solo per promuovere il problema e assicurarsi che i locali siano consapevoli di ciò che ciò comporta.

Il Nostro giornale, International Adviser li ha contattati per ulteriori informazioni, ma non ha ricevuto una risposta in tempo per la pubblicazione, e non è chiaro se una sfida legale contro i discendenti di Aguet sia in atto o lo sarà in futuro.